ESG-RR Guida per la redazione del bilancio di sostenibilità integrato

Obiettivo di questo manuale  ESG Environment, Social, Governance è rendere più semplici le seguenti attività:

  • redigere il bilancio di sostenibilità in modo chiaro, oggettivo e confrontabile;
  • integrare il bilancio di sostenibilità nel bilancio di esercizio economico finanziario, al fine di dare una completa informazione delle proprie attività ESG ai propri stakeholder, quantificandone il valore ed esponendo le cifre dei singoli interventi, esattamente come nel bilancio di esercizio;
  • fornire alle agenzie di rating uno strumento agevole e trasparente.

Il metodo ESG-RR è stato progettato per le PMI e brevettato in 148 paesi e affronta la rendicontazione dei comportamenti dell’azienda nella sua vita pubblica, analizzati sotto il profilo organizzativo dell’ambiente, del sociale e della direzione aziendale.

Istruzioni per la contabilizzazione dei dati integrati nel Bilancio di Esercizio

Le voci del bilancio di sostenibilità, delle quali è stato indicato il principio contabile di riferimento ai fini di una valutazione quantitativa, devono essere integrate nel bilancio di esercizio, se si vuole produrre un documento unico, che dia una realistica visione dei dati economici finanziari, interpretati con le grandezze ESG.

La presentazione di un bilancio integrato può avvenire in due alternative:

  1. inserire i dati ESG-RR come Attività ESG nei conti d’ordine;
  2. inserire i dati ESG-RR come Attività ESG nel corpo della Stato Patrimoniale e le relative correzioni nel Conto Economico.

Nel primo caso la determinazione delle grandezze, raggruppata secondo l’argomento alle quali si riferiscono, viene sommata, indicata come attività ESG e Patrimonio ESG, ed esposta nei conti d’ordine.

Le attività ESG altro non sono che la somma dei patrimoni riferiti all’ambiente, sociale e governance, che vengono inseriti in una tabella.

I valori espressi sono relativi alle spese per investimenti, costi e risparmi (ICS), effettuati nel corso dell’esercizio, e vengono riportati come ”variazione” del patrimonio al quale fanno riferimento.

La Lettera di attribuzione rating ESG-RR

Spettabile Consiglio di Amministrazione della xxx Spa

Siamo stati chiamati ad assegnare il Rating al bilancio di sostenibilità secondo la metodologia ESG-RR, che viene rappresentata dalle seguenti attività:

  1. mappatura dei rischi;
  2. individuazione delle informazioni da evidenziare;
  3. esame delle procedure di controllo interno nelle aree Environment (E) Social (S) e Governance (G).

Gli Amministratori della società sono responsabili per la preparazione del bilancio in conformità agli standard ESG-RR, e del funzionamento del controllo interno della società, che garantisce la produzione di dati contabili attendibili e veritieri, escludendo la presenza di errori intenzionali, oltre alla identificazione degli stakeholder e dei dati significativi da mettere in evidenza.

È nostra responsabilità dare un giudizio sul bilancio di sostenibilità, in merito alla presenza di errori che lo possano alterare significativamente; il nostro lavoro è stato svolto intervistando il personale della Vostra Società, esaminando e confrontando documentazione per accertare la completezza, accuratezza e validità dei dati.

Alcuni aspetti richiedono una verifica nel corso del prossimo anno, al fine di valutare il proseguimento della compliance ai principi di rendicontazione ESG-RR, ed in particolare per quanto riguarda i seguenti punti.

Area Governance

  • miglior informativa azionisti;
  • miglior rapporto fra remunerazione su risultati e fissa;
  • maggior puntuale definizione impegni pluriennali del piano di sostenibilità.

Area Social

  • miglior definizione piani di formazione del personale e crescita individuale;
  • aumento interventi comunità locali in linea con i budget;
  • approfondimento database fornitori locali.

In base al lavoro effettuato, all’affidabilità del mansionario di controllo interno e alle informazioni ricevute, riteniamo che il valore del Rating ESG-RR della vostra società per l’esercizio esaminato, sia pari a:

“A2+”

Un esempio di Bilancio di Sostenibilità (in Euro/000)

Attività correnti   Passìvità correnti  
Crediti 33.450 Debiti vs fornitori 34.890
Banche sconti attivi 5.332 Debiti vs banche 7.650
Altri crediti 109 Altri debiti 115
       
Tot. Attività correnti 38.891 Tot. Passività correnti 42.655
       
Attività lungo termine   Passività lungo termine  
Immobilizzazioni 24.695 Mutui e finanziamenti 15.980
Attività ESG 1.238 Debiti lungo termine 6.409
Costi pluriennali 585 Fondo amm.to ESG 242
       
Tot. attività lungo termine 26.518 Tot. pass. lungo termine 17.631
       
    Capitale ESG 118
    Utile dell’esercizio 5
       
    Capitale Netto 123
       
Totale attività 65.409 Tot. Pass. e Capitale ESG 65.409

Nel prospetto sopra indicato, i fattori ESG sono stati integrati contabilmente nel bilancio di esercizio attraverso i conti attività ESG, fondo ammortamento ESG e capitale ESG; il valore di bilancio delle attività fisse, nelle quali figurano le attività ESG, vengono corretti da ammortamenti, al fine di ripristinare i valori del bilancio di esercizio; la finalità del bilancio di sostenibilità, infatti, non è modificare i risultati di bilancio, ma evidenziare gli investimenti, costi e risparmi che hanno avuto impatto positivo su fattori ambientali, sociali e di governance.

Abolire il contante a chi conviene?

L’uso della moneta elettronica è sostenibile e serve a eliminare l’evasione fiscale? Certo che si, ma forse c’è un altro motivo più subdolo per cui si vuole eliminare il contante.

“Uso una banconota di 10 euro per fare benzina; il benzinaio poi ci compra giornale e sigarette; con i miei 10 euro iniziali il tabaccaio va a fare la spesa; il commerciante usa gli stessi 10 euro per ordinare una pizza, e così via.
Ogni giorno i 10 euro girano da 3 a 4 volte. In un mese almeno 90 volte.
Alla fine del mese la mia banconota di carta è sempre lì.
Se invece pago con moneta elettronica, ogni volta chi incassa perde 3 centesimi di commissioni, che moltiplicato per 90 volte al mese, fanno 2,7 euro.
Dove sono finiti?
Forse nella pancia delle banche?”

A cosa serve il Bilancio di Sostenibilità o Bilancio Sociale.

Un semplice esempio: un’azienda fattura 100 milioni e ne perde 3 all’anno, dopo aver pagato stipendi per 15 e contributi per 10, oneri finanziari per 2, imposte e tasse dirette e indirette per 5.
Non si prevede un cambiamento a breve a causa del mercato, ad esempio per il covid.
Ipotizziamo inoltre che il passivo sia 70 milioni, di cui capitale netto 30 milioni e 40 finanziati da fornitori e banche.
Se l’azienda chiude e fallisce, l’impatto è il seguente:
– lo Stato perde 5 milioni di imposte
– i dipendenti perdono il lavoro e lo stipendio (15 milioni)
– gli Enti previdenziali perdono 10 milioni
– le banche e i fornitori perdono 40 milioni
Il bilancio di sostenibilità è la soluzione, perchè mostra con trasparenza la ricchezza creata a favore degli stakeholder; in un mondo normale la saggezza collettiva permette di salvare l’azienda con un minimo sforzo da parte di dipendenti, Stato, sindacati, banche e fornitori; se tutti rinunciano al solo 7% di quello che gli spetterebbe, l’azienda tornerebbe in utile (costi 72 al 7%, uguale 5 milioni) e pagherebbe anche altre tasse e perfino dividendi.

Bilancio di sostenibilità: cosa significa la parola Stakeholder?

Non vuol dire portatore di interesse, ma “scommettitore”.
“Stake” si traduce con “scommessa” o “puntata”, e stakeholder per analogia segue il termine stockholder, cioè azionista, a cui si contrappone.

Il termine è comparso nella prima volta in un memorandum dello Stanford Research Institute nel 1963, per indicare “i gruppi senza il cui appoggio un’organizzazione non è in grado di sopravvivere” (Il Bilancio Sociale d’Impresa, Gianfranco Rusconi, Editore Giuffrè, Milano 1988, pag. 33).
Questo fornisce la giusta dose di realismo ad un mondo che a volte confonde le pratiche che garantiscono la sostenibilità, con un elenco di buone azioni.
Gli stakeholder, volenti o nolenti, sono infatti coloro che guadagnano o perdono dal fatto di aver dato fiducia all’azienda; sono fornitori, clienti, dipendenti, lo Stato, e tutti devono e vogliono essere informati per verificare se la loro scommessa è andata a buon fine.

Esempio di Integrazione delle spese per certificazioni ambientali nel bilancio di esercizio

Patrimonio di Environment

Certificazioni ambientali 17.000,00
Consumi idrici 25.000,00
Consumi energetici 85.000,00
Consumo materie prime 34.000,00
Rifiuti 45.000,00
Fornitori 8.000,00
Informazione esterna 27.000,00
Energie rinnovabili 250.000,00
Variaz. Patrimonio di Envir. 491.000,00

Nell’elenco prospettato, si indica che sono state sostenute delle spese per investimenti, costi e ritrovata efficienza, al fine di migliorare alcune voci di consumo energetico.
L’integrazione di queste voci nello Stato Patrimoniale, avviene con le seguenti scritture contabili.
Certificazioni ambientali:
Dr Attività ESG Euro 17.000,00
Cr Costi cert. ambient. Euro 17.000,00
Dr Amm.to Attività ESG Euro 17.000,00
Cr Fondo amm.to ESG Euro 17.000,00

Certificazione del bilancio di sostenibilità

L’integrazione del bilancio di sostenibilità secondo gli standard ESG-RR oggi è certificata da una società di revisione!!
Rediva Audit società di auditing internazionale, è la prima in Italia a certificare il “Bilancio di sostenibilità integrato contabilmente nel bilancio di esercizio” secondo lo standard ESG–RR. L’offerta è rivolta alle PMI, con un giudizio di Rating ESG, destinato agli investitori e azionisti.